San Vito di Cadore, 15 aprile 2025 – Il rifugio per gatti della palestinese Maryam Barq, conosciuta anche come “The Cat Lady of Gaza”, è stato colpito da un bombardamento domenica sera. Durante l’attacco, la famiglia di Maryam ha dovuto cercare riparo mentre proiettili attraversavano muri e soffitti ed esplosivi piovevano sulla casa.
Maryam aveva scelto consapevolmente di rimanere nel nord di Gaza per prendersi cura di 65 gatti salvati e disabili. Nel panico, è riuscita a fuggire con cinque di loro verso un luogo leggermente più sicuro. Suo padre è rimasto indietro per proteggere gli altri animali, temendo un possibile ritorno dell’aereo. La situazione è critica.
Grazie al sostegno dell’organizzazione Animal Heroes, Maryam è riuscita fin dall’inizio del conflitto a nutrire i suoi gatti acquistando cibo localmente. I prezzi sono diventati ormai insostenibili, ma finché due spedizioni di cibo e medicinali forniti in parte da Animal Heroes restano bloccate al confine con l’Egitto, questa è l’unica via per mantenere in vita gli animali.
Due giorni prima del bombardamento, Maryam ha inviato questo messaggio alla fondatrice di Animal Heroes:
“Non ho paura per me stessa, il mio unico timore è che l’esercito attacchi la casa e la bruci – insieme ai gatti – perché l’esercito ha iniziato una nuova strategia: bruciare tutto ciò che incontra – esseri umani, animali o alberi. È per questo che sono così preoccupata per i miei gatti. Non riesco a immaginare che muoiano bruciati o bombardati.”
Esther Kef, fondatrice di Animal Heroes, esprime forte preoccupazione:
“Maryam è una donna giovane che riesce a malapena a camminare a causa della perdita di massa muscolare dovuta a una grave malnutrizione. Da mesi soffre di vertigini e ha sviluppato problemi renali. Sopravvive da un anno con pane e lenticchie, e il pane è finito da settimane. È una condizione che noi, in Italia, non possiamo nemmeno immaginare. Ora assistiamo impotenti al lento declino di una giovane, coraggiosa collega -protettrice degli animali.”
